La cucina lituana è tipicamente nord-europea, ed ha subito, nel corso degli anni, influenze germaniche, scandinave, slave ed ebraiche.
Nei menù troverete quindi piatti di pesce – spesso affumicato -, carne e patate. Tra i piatti più noti, gli ‘cepelinai’ (leggi zepelini) grandi gnocchi ripieni di carne e formaggio fresco.
Nei ristoranti tutti i piatti vengono serviti accompagnati da un contorno di verdure fresche o, in alternativa, cotte assortite secondo la stagione.
Particolare attenzione va prestata alla panna acida, che troneggia in molte delle portate presenti sul menu e che, ad un palato mediterraneo, può risultare decisamente ostile. (Non è raro trovare persone che la aggiungono persino alla pizza)
Menzione di merito ai funghi che crescono con particolare rigoglio in questo piccolo paese baltico, se ne trovano di parecchie specie finanche nei giardini cittadini.
Ad un italiano non sfuggirà come quasi nessuno beva durante il pasto, e non mancherà di notare che le bevande che vengono servite spesso non sono tipiche bevande da pasto.
Si potrà quindi scorgere al tavolo accanto qualcuno che accompagna una grigliata con una tazza di cappuccino, o sedersi di fronte a una ragazza che mangia una zuppa sorseggiando un centrifugato di carote.
Le classiche bottiglie di acqua e di vino che riempiono le tavole italiane sono davvero un lontano ricordo.
Rimanendo in tema di bevande senza dubbio in Lituania la fa da padrona la birra. Lungi dal rispettare il cliché della repubblica sovietica dedita alla vodka, in tutte le zone della Lituania si possono trovare birrifici più o meno grandi e più o meno artigianali.
Visti i prezzi decisamente contenuti, non è poi raro trovare per strada giovani, e meno giovani, alticci, brilli, quando non totalmente ubriachi.