Italiani e Lituani non amano comprare online

Nel 2010 il 40% dei consumatori dell’UE ha effettuato i proprio acquisti su internet. Nonostante la forte crescita, l’e-commerce è un fenomeno circoscritto ad alcuni paesi membri. Secondo un recente rapporto sul comportamento dei consumatori on-line, i cittadini dell’Europa dell’Est e del Sud sono i meno interessati all’e-shopping.

L’e-commerce è in piena crescita. Tra il 2005 e il 2010 le cifre sono passate dal 20% al 40% e comprare su internet diventa sempre più comune. Ma non in tutta Europa. In Danimarca, nel Regno Unito, in Olanda o in Svezia, più del 65% della popolazione utilizza la rete per i proprio acquisti.

Mentre l’Italia – come la Grecia e la Lituania – è ancora poco abituata a comprare on-line e si posiziona agli ultimi posti (appena sopra il 10%) seguita soltanto da Bulgaria e Romania.

Un gap cosi profondo si può spiegare attraverso il numero di connessioni nei diversi paesi. Anche se il 70% dei nuclei familiari all’interno dell’UE ha accesso a internet – secondo gli ultimi dati Eurostat -, il divario tra gli stati membri è compreso tra il 33% e il 91%.

La maggior parte dei consumatori preferisce comprare presso aziende del proprio paese e solo il 23% utilizza siti di altri stati membri. I web-consumatori comprano specialmente vestiti e viaggi, al contrario il mercato dei prodotti hi-tech rimane marginale.

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