Rischiava 20 anni di carcere, ne dovrà scontare 12, e in Lituania, dove il 21 ottobre scorso Michael Campbell è stato giudicato colpevole di traffico d’armi.
Era stato arrestato a Vilnius nel gennaio 2008 dopo un’operazione internazionale congiunta di sorveglianza che aveva coinvolto MI5, servizi nordirlandesi e servizio di intelligence lituano. L’accusa: tentato contrabbando di armi dal paese baltico per consegnarle alla Real Ira.
In realtà Campbell ha ripetutamente affermato di essere stato incastrato dai servizi di intelligence di Inghilterra e Lituania. Nel maggio scorso aveva detto in tribunale che, sebbene fosse volato nello stato baltico per acquistare armi, non intendeva fornirle ai paramilitari repubblicani ma a criminali comuni e che era stato “provocato” ad agire dai servizi segreti inglesi.
Secondo l’accusa, Campbell, già condannato per traffico di sigarette, aveva pagato 10.000 euro ad agenti lituani sotto copertura per acquistare armi, tra cui un fucile di precisione, detonatori, timer ed esplosivi e gli agenti avrebbero confermato la volontà dell’uomo di portare le armi fuori dalla Lituania.
Il fatto è che il fratello di Campbell, Liam, è un membro della Real Ira, ritenuto responsabile della partecipazione all’attentato di Omagh del 1998 in cui morirono 29 persone. E secondo l’accusa Michael – che ha sempre affermato di non essere un membro dell’Ira – avrebbe agito proprio su richiesta del fratello per portare le armi in Irlanda.
È stata fornita la prova che qualcuno lo aveva sentito parlare di bombe a Londra. Lui si è difeso affermando in aula di essere stato vittima di un agente provocatore dell’MI5 che nel 2008 gli disse di andare in Lituania ad acquistare armi destinate alla criminalità comune. Ma la Corte lituana ha deciso di emettere una sentenza a 16 anni di carcere, ha affermato il giudice Arunas Kisielius leggendo il verdetto, e Michael è stato condannato per tre accuse: tentato contrabbando, tentato aiuto ad un’organizzazione terroristica e possesso illegale di armi.
La Corte ha quindi pienamente accolto la richiesta dei pubblici ministeri lituani, i quali avevano chiesto al tribunale di condannare Campbell a 16 anni di carcere, meno i 4 anni già scontati in detenzione preventiva. Il segretario di Stato per l’Irlanda del Nord Owen Paterson ha accolto con soddisfazione la decisione della corte, commentando: “Questo è un altro esempio eccellente di ciò che può venire da elevati livelli di cooperazione tra i paesi di tutta Europa e non solo nella lotta al terrorismo”.