Le aveva promesso di trovarle un lavoro, così lei ha lasciato la Lituania per venire a Lecce. Una volta arrivata in Italia però la ragazza è stata sequestrata e chiusa in casa per giorni. È l’accusa di una diciottenne lituana nei confronti di un suo connazionale di ventitre anni. Il giovane, che ha precedenti penali, è stato arrestato dalla polizia che lo ha anche trovato in possesso di banconote false. La ragazza era giunta in Italia tre giorni fa. La richiesta di intervento alla questura è arrivato dal direttore dell’ufficio postale di Lecce -San Cataldo dove la diciottenne lituana si era rifugiata chiedendo aiuto.
Ai poliziotti la ragazza ha raccontato di essere arrivata in Italia con il suo connazionale e di essere stata da allora tenuta reclusa. La polizia ha quindi fatto irruzione in casa del giovane, che ha precedenti penali per droga e porto illegale di armi, e nel corso di una perquisizione ha trovato banconote per 1.600 euro in gran parte false. L’uomo, che ha comunque smentito di tenere la ragazza in sotto sequestro, è stato arrestato. Sono in corso accertamenti per verificare come e a quale scopo la ragazza sia stata fatta entrare in Italia e la veridicità della sue dichiarazioni.