Con che velocità si propaga l'”infezione”? Chi meglio dell’organizzatrice del festival, Renata Mikailionytė, può parlarne. “Il tempo concesso per presentare la propria opera è limitato e calcolato in modo che ci sia appena il tempo per far indossare gli abiti alle modelle, pettinarle e truccarle. Ogni modella sale sulla passerella almeno quattro-cinque volte, non è uno sforzo da poco cambiare la loro pettinatura, il maquillage e ovviamente l’abito.
Alla fine della presentazione restano sul pavimento solamente le salviettine struccanti, un po’ di ciglia finte, forcine, capelli strappati, brandelli di tessuto… Questa è la cucina della moda.
Tuttavia, nonostante il ritmo intenso e il duro lavoro dietro le quinte questi sono momenti felici che non mancano certo di emozione. Ogni presentazione della collezione è come una commedia i cui attori sono i modelli. Stanno sulla passerella come su di un palco che regala una vasta gamma di emozioni”.