E’ arrivato da una settimana appena ma sembra già essere alla Juve Stabia da tempo. Tomas Danilevicius non ha avuto alcun problema a calarsi nella realtà gialloblù. Per lui parla il curriculum. Anni di esperienza in A e B e leader della nazionale lituana. Danilevicius è uno di quei calciatori che conosce le insidie del campionato cadetto, insomma, un elemento che potrà fare da chioccia ai tanti calciatori della Juve Stabia che si affacciano per la prima volta in B.
Il suo ingaggio ha colmato il vuoto lasciato in attacco da Giorgio Corona, bomber della scorsa stagione. E c’è un particolare che lega Danilevicius a Re Giorgio Corona: l’umiltà. Questa è la cosa che balza subito agli occhi ascoltando il bomber lituano. L’ex Livorno ha fatto il suo esordio nel test contro l’Arezzo. Un tempo in campo per rompere il ghiaccio. Gli è bastato poco per lasciare il segno. Un assist, per il primo gol di Erpen e poi il calcio di rigore procurato. Un biglietto da visita niente male per Danilevicius. “Le mie sensazioni sono positive dopo la prima partita disputata con la Juve Stabia. E’ normale che ho bisogno di lavorare molto perchè sono arrivato in ritiro da poco e devo conoscere meglio i compagni”, ha dichiarato il bomber lituano.
Nei piani di Piero Braglia Danilevicius dovrebbe essere la punta di riferimento nel 3-4-3 iniziale, la torre in grado di sfruttare il lavoro sugli esterni di Erpen e Savio. “I moduli contano fino ad un certo punto – taglia corto l’ex Livorno – La cosa principale è lavorare bene tutti insieme. Non credo che ci sia uno schema particolare che mi possa esaltare anche perchè non sono uno che ha l’assillo del gol. Per me va bene anche se segna qualcun altro, l’importante è vincere”.
Per molti possono sembrare frasi di circostanza. La realtà è altra. Tomas Danilevicius sa il fatto suo ed è cosciente che da lui sia la società che la tifoseria si aspettano tanti gol, quelli decisivi per la salvezza. Il suo arrivo, al di là degli innesti di Savio Nsereko e di Biraghi, è senza dubbio quello più importante. Un bomber dal passato illustre, l’unico nazionale che la Juve Stabia abbia mai avuto nelle proprie file a memoria d’uomo.
A Castellammare è stato subito ribattezzato lo zar per le sue origini russe. Tomas Danilevicius sorride e dichiara: “Vedo che si respira un’aria positiva. I tifosi sono calorosi e spero di non deludere sia loro che la dirigenza. Sono arrivato senza la puzza sotto il naso pronto a mettermi a disposizione dei compagni. Sono consapevole che devo dimostrare tanto e che tutti si aspettano sempre qualcosa in più da me”.