Lydeka deluso prevede un flop della Lituania

Che dire di un giocatore straniero che arriva in anticipo di cinque giorni sulla data del raduno bevendosi 1.500 km in auto? Che è uno super. Tau Lydeka non si sente di aver fatto nulla di speciale: «Avevo troppi bagagli per caricarli in aereo, la Vuelle avrebbe speso una follia» sorride. In realtà, aveva proprio voglia di tornare a Pesaro e ieri l’ha raccontato volentieri sulla terrazza dell’Hotel Excelsior: “Sono felice di giocare ancora qui. Una città piccola, come piace a me, un clima ideale, il mare: perfetta per la famiglia. Poi c’è tanta passione per il basket: se vinci, per strada tutti ti danno una pacca sulle spalle, se perdi.. mica tanto. Ma qui ci sto benone, sarei pronto a prolungare il contratto se me lo chiedessero”.

Un po’ seccato per la mancata convocazione in Nazionale (“La Lituania perde sempre, mi sembra difficile che faccia miracoli agli Europei”), Lydeka è tutto concentrato sulla nuova avventura in biancorosso: “Ci contavo che la società allestisse una squadra più forte e sulla carta lo siamo – afferma convinto -. Abbiamo preso un tiratore incredibile come Jones e un’ala atletica come White che saprà regalare spettacolo, visto che l’anno scorso ha vinto la gara delle schiacciate. Ma io la penso come Flamini: servono anche le regole, serve stare uniti e compatti. Perché alla fine l’obiettivo che conta è vincere: la gente si diverte a vedere gli alley-hoop, ma se non arrivano i due punti si diverte meno”.

E’ arrivato abbastanza in forma, il gigante lituano, che nel tempo libero ama andare a pesca: «Mi piace ancora tanto. Un tempo giocavo anche a calcio e beach-volley, ora non ho più molto tempo». Già, c’è una bimba che lo assorbe parecchio. Ma il suo grande amore rimane la pallacanestro: “Vengo da una buona stagione, è vero, ma desidero confezionarne una anche migliore. Devo solo continuare a lavorare duro e vedremo cosa salta fuori”. Pronostici, però, non vuole farne: “Lasciamoli ai tifosi, è giusto che sognino, che provino a indovinare chi vincerà, chi arriverà fra le prime quattro. Cosa penso delle avversarie? Seguivo i movimenti sul sito della Lega Basket, mi hanno impressionato gli acquisti di Milano. Quanto a noi, è importante aver mantenuto lo stesso nucleo di ragazzi in gamba che renderà solido lo spogliatoio. Il calendario? Non sono di quelli che ci fa molto caso, devi giocare due volte contro tutti, anzi con qualcuno speriamo anche qualche partita in più…”. Un modo elegante ed umile per dire che anche uno apparentemente gelido come lui, sì, sogna i playoff.

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