Un errore, tanta sfortuna, quel rimbalzo maledetto, il gol di Bergessio, l’1-1 del Catania, la faccia impietrita di Marius Stankevičius. Il calcio ti dà sempre una seconda possibilità e il lituano l’avrà stasera a Cagliari. Reja lo farà giocare, ma dove lo piazzerà? E’ questa la domanda. Konko è in dubbio, Biava è infortunato, ballano due posti e Stankevičius rientra in tutti i ballottaggi. La vita del jolly è così, giochi dove Ha collezionato quattro presenze in campionato è stato utilizzato in vari ruoli: vuole cancellare l’episodio di mercoledì servi, giochi dove c’è un buco da tappare. Stankevičius nasce terzino destro, sa adattarsi a sinistra, ha fatto e continua a fare il centrale con alterne fortune. Contro il Catania s’è macchiato di un errore, a Firenze aveva fatto molto bene, in queste due partite ha giocato al centro della difesa. Contro i sardi potrebbe tornare nel suo ruolo naturale, si è esibito così a Cesena, partendo dalla destra, giocando come terzino.
Stankevičius aspetta notizie da Reja, non si fa problemi, giocherà dove gli dirà il tecnico. Se Konko sarà disponibile il lituano si piazzerà centrale accanto a Dias, altrimenti verrà schierato a destra (con Diakitè in mezzo). E’ stato acquistato come centrale, viene utilizzato secondo esigenze, in base ai posti che si liberano e alla disponibilità dei titolari. Reja si sta fidando di lui, l’ha sganciato quattro volte in campionato (non è inserito in lista Uefa), ha totalizzato tre presenze da titolare (Cesena, Fiorentina e Catania), una volta è subentrato (contro il Genoa, giocò da terzino sinistro). Stankevičius è la soluzione di emergenza in un momento da allarme rosso. Gli infortuni si stanno moltiplicando, alle pesanti assenze di Gonzalez, Mauri e Matuzalem rischia di aggiungersi quella di Konko. Reja si guarda attorno, ha l’infermeria piena, studia le mosse, tiene tutti sulla corda, ha un organico più ampio rispetto al passato, è una fortuna considerando i guai che stanno capitando.
Stankevičius può occupare vari ruoli e può essere sfruttato in fase offensiva, la sua rimessa laterale è famosa. Se giocherà a destra la utilizzerà sicuramente, proverà a colpire con la sua specialità. Con le mani riesce a lanciare sino al secondo palo, lo fa da destra e sinistra, non deve essere per forza posizionato in linea con l’area di rigore: «In passato molti allenatori hanno sfruttato questa caratteristica per studiare appositi schemi», ha raccontato negli anni scorsi. Stankevičius è diventato famoso per i suoi lanci da circa 34 metri, per lui le linee esterne del campo valgono quanto un calcio d’angolo. A Genova ricordano quando Marius si presentava nel centro sportivo della Sampdoria, si divertiva a giocare a basket, fu montato un canestro per farlo esibire, è nato calciatore ma avrebbe potuto praticare tanti sport.
Reja gli chiede di azionare il suo lancio lungo quando è possibile, riesce a trasformare la rimessa laterale in un corner. I palloni che fa spiovere in area diventano pericolosissimi, diventano assist, diventano inviti per Klose e Cisse. Stankevičius si scalda, si tiene pronto, il suo inizio di stagione è stato complicato, ha sofferto a causa di una tendinopatia, è un fastidio che si ripresenta spesso. Reja l’ha recuperato per Lazio-Catania, l’aveva perso nella settimana precedente. Stankevičius vuole riscattarsi, ci è rimasto molto male mercoledì sera, si è sentito in colpa, il gol di Bergessio ha chiuso i giochi, ha tolto due punti alla squadra. Una vittoria a Cagliari cancellerebbe tutto.